Recensione “L’ultimo giorno di Roma” di Alberto Angela

Titolo: L’ultimo giorno di Roma
Autore: Alberto Angela
Volume: 1 di 3
Casa editrice: HarperCollins

Siamo nell’estate del 64 d.C., esattamente sabato 18 luglio. Vindex e Saturninus, due vigiles di turno quel giorno, guidano il lettore alla scoperta di quella Roma che di lì a poco sarebbe stata distrutta dal grande incendio da sempre attribuito a Nerone. Seguendo questi due antichi vigili del fuoco, possiamo notare come Roma, al tempo, fosse praticamente tutta costruita in legno, ma non solo, scopriamo che la maggior parte delle merci delle botteghe era altamente infiammabile. 

L’ultimo giorno di Roma è il primo di tre libri de La trilogia di Nerone.

Lo stile di Alberto Angela è inconfondibile, narra dettagliatamente ogni piccolo elemento in grado di darci una visione quanto più completa possibile della situazione. Ovviamente, come sempre, nella scrittura di questo libro, si è basato su dati archeologici e fonti antiche. Alberto Angela riesce così, per la prima volta, a ricostruire il prima (in questo libro), il durante e il dopo dell’evento che ha completamente modificato la geografia di Roma e l’intera storia. 

Il consiglio che posso darvi è di leggere questo libro con molta attenzione, non è una lettura serale. La specificità e i dettagli del racconto necessitano di una mente lucida, altrimenti rischia di annoiarvi o addirittura di non essere compreso. Dovete essere ben consci del fatto che si sta parlando di un libro storico, non troverete dialoghi o trame romanzate. Ammetto che potrebbe non essere un libro alla portata di tutti, ma, data l’importanza dell’avvenimento raccontato, potrebbe attirare l’attenzione e la curiosità anche di chi non si è mai approcciato al genere.

L’ultimo giorno di Roma, non è solo libro, ma anche audiolibro; ecco, consiglio questa seconda modalità di fruizione per chi rischia di distrarsi troppo nella lettura. Attenzione però, solo l’introduzione è letta dall’autore, il resto no, cosa che mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca. Sarebbe stato sicuramente più suggestivo sentire questa storia con la voce di Alberto Angela, in grado di dare la giusta intonazione ad ogni avvenimento.

Nell’attesa di proseguire con il secondo capitolo, già uscito da poco, vi auguro buona lettura.

Enrica Leone

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