
Genere: narrativa/giallo storico
Anno di pubblicazione: 2015
Disponibile in ebook
Charlotte Pauly è un’istitutrice di Berlino della fine dell’800 che decide di lasciare la Germania per iniziare una nuova vita in Inghilterra.
Viene assunta per lavorare nella tenuta di Chalk Hill, sulle verdi colline del Surrey, per Sir Andrew Clayworth. Il suo compito sarà quello di educare la piccola Emily, di otto anni, rimasta orfana di madre da quasi un anno.
Lady Ellen si è suicidata buttandosi nel Mole, un fiume poco distante dalla tenuta. Il padrone di casa, un uomo dai modi burberi e molto chiuso in sé stesso, ha fatto divieto a chiunque di parlare della moglie in sua presenza. Lui è un politico attento all’immagine che deve dare di sé.
Questo non ha fatto altro che creare un alone di mistero sulla madre di Emily. Ufficialmente, infatti, Lady Ellen è morta per via di un incidente, non si è intenzionalmente buttata nel fiume, ma le cose sono ben diverse da come le si vuole far credere.
La bambina, dal canto suo, accoglie con felicità la nuova istitutrice che chiama sempre Fräulein Pauly, così che tutti possano subito comprendere che viene dalla Germania, motivo di grande vanto per la piccola.
Emily è molto gentile, affettuosa ed intelligente, ma Charlotte si rende immediatamente conto che qualcosa non va. La bambina fa degli strani incubi la notte, sembra affetta da sonnambulismo e, cosa ancora più terrificante, sostiene di vedere la madre morta.
Charlotte inizia ad indagare, fa domanda, incontra persone, matutto è reso difficile dal velo di omertà che copre Chalk Hill. Con l’aiuto di un giornalista critico teatrale, vince le resistenze del padre di Emily fino a riuscire a scoprire la verità. Una verità terribile che scuote Chalk Hill e l’anima di tutti i suoi abitanti.
È stata davvero una piacevole lettura, il romanzo entra subito nel vivo, senza perdersi in fronzoli. Le descrizioni dei luoghi sono dettagliati, ma non pesanti. La scrittura scorrevole, quasi ammaliante. Al termine di ogni capitolo si è invogliati a continuare, così fino alla fine. Il tema del sovrannaturale viene trattato con delicatezza, senza mai scendere nel banale.
Personalmente ho apprezzato che si sia tenuto l’occhio puntato sulla storia principale e non ci si sia persi in quelle collaterali.
Per certi versi la storia ricorda, a grandi linee, il romanzo Rebecca la prima moglie.
Pochi mesi fa è uscito il secondo capito delle “avventure” dell’istitutrice Charlotte Pauly e non vedo l’ora di scoprire in quale altro mistero si sarà intrufolata.
Con riferimento a I misteri di Chalk Hill, io ve lo consiglio di cuore. Le atmosfere che si respirano, sebbene in alcune pagine possano destare inquietudine, sono meravigliose. L’inverno inglese è raccontato così bene che sembra quasi di star vivendo in prima persona quel 1890.
Il finale è ciò che di più aperto si possa immaginare, ma è normale, avendo previsto un proseguo.
VOTO 8
Enrica Leone