La lenta agonia di una Tv spenta

Negli ultimi anni si sta assistendo ad un graduale, ma forte disinteressamento alla televisione, intesa nel modo classico, da parte dello spettatore medio.

L’unico grande evento in grado di raccogliere attorno al buon vecchio tubo catodico milioni di persone è rimasto Sanremo, ma anche lui fatica, arranca quasi sentisse il peso degli anni.

Il resto sembra essere avvolto da una patina che sa di stantio e non attira più nessuno. Le fiction di lunga data sono inevitabilmente arrivate al giro di boa, con attori storici che decidono di lasciare, costrette a rivedere trame per innovare stando però attente a che tutto rimanga immutato. Alcuni guizzi di novità non vengono ben accolti dal pubblico e a buona ragione perché sono le classiche ciambelle senza buco. In casa Rai, già ad aprile, impazzano repliche degne dei migliori palinsesti estivi (in questi giorni tre serate sono occupate da fiction viste e riviste e, sì, torna anche Montalbano). L’intrattenimento, tranne rari casi, è ormai diventato una macchietta di sé stesso (citofonare Cantante mascherato), perché se una cosa…

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Enrica Leone

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