“Il gatto che soffiava via la tristezza” di Sandi Ward

Casa Editrice Garzanti
Anno di pubblicazione 2022
240 pagine 

Leccornie e coccole sul letto: è questa la giornata ideale per l’intelligente Tata, una gattina bianca che la padrona di casa, Carrie, ha trovato in una scatola abbandonata per strada. Da allora sono passati anni e Tata si è goduta le carezze della padrona e ha osservato con curiosità i suoi due figli crescere fino alla soglia dell’età adulta. Ma ora qualcosa è cambiato, la gatta lo fiuta nell’aria. Da quando è nato l’ultimo della cucciolata, Finn, Carrie se ne sta sempre rannicchiata sotto le coperte, indifferente persino alle sue fusa. Finché, un giorno, fa la valigia e scompare. Tata ha il cuore spezzato e sente una grande tristezza, ma presto si accorge che non è la sola ad avere un vuoto da colmare. La gattina spera che Carrie ritorni, ma intanto deve pensare agli adolescenti Jimmy e Mary. Persino Tommy, il padre, sembra aver bisogno di un po’ di fusa. Grazie al suo istinto felino, Tata capisce quando a ognuno di loro serve una zampa. Perché, anche se la padrona le manca terribilmente, deve provare a far tornare il sorriso su quei volti imbronciati. Solo lei può rimettere a posto ogni cosa e restituire la felicità alla propria famiglia. Sandi Ward ha scritto un esordio che trabocca di speranza e tenerezza e che ha commosso tutti i lettori all’estero. La storia di una famiglia che affronta un momento difficile, ma viene aiutata da una creatura speciale e sensibile. Perché i gatti sono animali meno indifferenti di quanto si pensi: con le loro vibrisse e un colpo di coda sono capaci di risollevare anche le giornate più nere.

È difficile trovare le parole per descrivere questo romanzo. Un mix di tenerezza, rabbia, dolore e dolcezza. L’esordio letterario di Sandi Ward non poteva essere migliore di così. Una scrittura scorrevole, un racconto originale, ma ben aderente alla realtà. Quante famiglie celano dietro le mura della propria abitazione drammi e problemi, quante hanno un piccolo gatto in casa che osserva tutto, non può dire nulla, ma probabilmente capisce molto di più di quanto ci si possa aspettare.

Ecco, Il gatto che soffiava via la tristezza racconta tutto questo. Una famiglia in crisi e un gatto che fa di tutto per alleviare le loro sofferenze, anche semplicemente saltando in braccio al “bisognoso” di turno.

Un libro che tratta un tema difficile, come la malattia psichica, con semplicità. 

Non è certo un romanzo allegro, anche se a volte mi è capitato di sorridere, soprattutto quando Tata cerca di dare una spiegazione tutta sua, spesso molto ingenua, circa alcuni avvenimenti; nella maggior parte dei casi, però, il rischio lacrimuccia era dietro l’angolo.

Sicuramente se amate i gatti – e magari ne avete uno – questo libro fa per voi, vi permetterà di rivedere nei gesti di Tata quelli del vostro amico a quattro zampe e chissà che alla fine non sarete proprio voi a guardarlo con occhi diversi.

Voto 9

Enrica Leone

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